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Cronaca

Schianto mortale: Silvia muore dopo il turno in ospedale. Era il suo primo incarico da medico

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Per Silvia Camilli era il suo primo incarico da medico del Pronto Soccorso, dopo anni di studio e sacrificio. Purtroppo quello della notte scorsa è stato il suo ultimo sogno: è morta a 32 anni questa mattina in un incidente mortale sulla provinciale 106 tra Putignano e Gioia del Colle, dove Silvia, originaria di Roma, era residente.

Il drammatico schianto è avvenuto intorno alle 9.30 all’altezza dell’incrocio con la strada comunale Lama Caldaia, in territorio di Putignano. I rilievi sono stati affidati alla Polizia locale della città in provincia di Bari. Sul posto anche i Vigili del fuoco ed il 118 che purtroppo non ha potuto far altro che constatarne il decesso.

La giovanissima dottoressa, forse per un colpo di sonno, ha perso il controllo del mezzo su un tratto di strada delimitato da muretti a secco. L’auto è così uscita dalla carreggiata ribaltandosi più volte e finendo nei campi.

All’arrivo dei soccorsi Silvia era già morta. La giovane donna, in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Putignano, stava tornando a casa dopo il turno di lavoro.

«La direzione generale e tutta l’Asl di Bari si uniscono al dolore dei familiari di Silvia Camilli, giovane medico del pronto soccorso del Santa Maria degli Angeli di Putignano scomparsa oggi in un incidente stradale», il messaggio di cordoglio dell’Asl Bari alla notizia del decesso.

«La dottoressa era al primo incarico e come tanti giovanissimi medici ha offerto sul campo il proprio contributo professionale e l’entusiasmo. Al cordoglio si unisce anche il personale dell’ospedale di Putignano che l’ha conosciuta e apprezzata, sia pure per un brevissimo lasso di tempo» ha spiegato l’Asl.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri nella notte, arrestato latitante: i particolari

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Blitz dei carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Giugliano che questa notte hanno tratto in arresto Francesco Iacolare, 52enne già noto alle forze dell’ordine ritenuto vicino ad ambienti della criminalità organizzata.

In particolare sull’uomo pendeva un ordine di carcerazione emesso lo scorso 9 maggio dalla Procura Generale di Napoli, al quale si era sottratto diventando latitante.

Tuttavia, grazie al web patrolling i militari sono riusciti a individuare il suo nascondiglio sito in una villetta di via Ripuaria, nella frazione di Varcaturo, venendo bloccato e arrestato durante un tentativo di fuga.

Pertanto l’arrestato è stato trasferito in carcere, dove dovrà scontare la pena di 5 anni e 8 mesi di reclusione per associazione per delinquere, ricettazione e riciclaggio.

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Caivano

Caivano, incendio in un deposito di abiti vecchi: paura nella notte

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Notte di spavento a Caivano. Un improvviso incendio di un deposito di abiti vecchi, in via Fossa del Lupo, nella zona che collega via Diaz a via Atellana, è divampato nell’aria rendendola irrespirabile, provocando una nuvola nera alta decine di metri che si è propagata a chilometri di distanza.
Sul posto sono intervenuti prontamente carabinieri e vigili del fuoco.
L’odore naueseabondo dell’aria ha costretto gli abitanti caivanesi a barricarsi in casa.

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Cronaca

Usura nel Napoletano: imprenditrice costretta a pagare il 10% in più per ogni giorno di ritardo

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Dalle indagini, condotte dai carabinieri di Cimitile (Napoli) coordinati dalla Procura di Nola, è emerso che una imprenditrice, di 44 anni, dal novembre 2018, dopo aver ricevuto un prestito di 20mila euro, era stata costretta a restituire 170mila euro a titolo di interessi ma anche un ulteriore importo stimato, secondo i calcoli dell’indagato, attorno ai 240mila euro come risarcimento per i ritardi nei pagamenti: per ogni giorno in più applicava un tasso usuraio del 10%.
Il giovane usuraio è stato arrestato in flagranza di reato, è stato bloccato dalle forze dell’ordine dopo avere intascato una delle “rate”, pari a 3500 euro.  
Ora è chiuso nella casa circondariale di Poggioreale (Napoli) dove si trova in attesa di giudizio.

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